Archivio | dicembre, 2012

Terremoto del sette dicembre 2012

7 Dic

Una giornata fredda in cui alle 5 arriva il terremoto. Forte, come non se ne sentivano da tanto. Mi sorprende esattamente dove ero a marzo dell’anno scorso, a casa mia. Mi trova meno spaventato, più fatalista forse, più abituato, si trema per varie decine di secondi, l’epicentro è sempre nella zona del Tohoku, pare.
Nessuno sa se è un preludio a qualcosa di più tremendo, non lo si sa mai. Io stasera ho una cena a Shibuya che non verrà cancellata, quindi vado. Con la speranza di non rimanere bloccato là. Nel caso torno a casa a piedi, una bella passeggiata di salute.

Si cantino le lodi del dilettante

3 Dic

In questo post si parla di musica.

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Ho passato la domenica pomeriggio ascoltando una conferenza-concerto all’università di musica. Gli studenti hanno eseguito una serie di composizioni del periodo rinascimentale e barocco, tutte di musicisti inglesi o che sbarcavano il lunario nelle isole britanniche. Il professore, che presentava i pezzi mentre faceva vedere le foto dell’Inghilterra con un proiettore, ha spiegato di essersi ispirato alle olimpiadi dell’estate scorsa per la scelta del tema. Molti pensano che la musica (soprattutto classica) si debba ascoltare solo se è eseguita da grandi professionisti, ma a me piace ugualmente quando si tratta di studenti. Anzi è bello scoprire le imperfezioni, godere della spinta allo studio e al miglioramento, e poi il concerto perfetto raramente esiste. Certo, l’ideale per me è ascoltare qui a Tokyo le numerosissime orchestre di dilettanti, i dilettanti fanno sempre tutto giusto, i dilettanti hanno sempre ragione. Peccato che questa esperienza non sia possibile in Italia, dove il suonare in un’orchestra non rientra nei passatempi di pressoché nessuno.

Se volete capire la differenza tra dei bravissimi artigiani della composizione e il genio ascoltate prima Purcell e altri inglesi e poi ascoltate Haendel.